Gli agenti biologici che possono determinare un rischio per i lavoratori sono numerosi, alcuni di essi devono essere considerati più rilevanti, “come gli agenti patogeni responsabili della brucellosi, della tubercolosi e del tetano”.
Questo può verificarsi qualsiasi volta che un soggetto venga a contatto sul luogo di lavoro con:
- bioaerosol (materiale particellare aerodisperso di origine biologica)
- tessuti e fluidi biologici infetti (es. placente, feti, visceri, linfonodi intestinali, cute, sperma, piume)
- lesioni cutanee degli animali
- deiezioni e liquami di animali
- strumenti e superfici di lavoro contaminati
- acqua contaminata
- artropodi-vettori (morso di zecche, puntura di insetti ematofagi)
- materiali di natura inorganica e organica (terra, argilla, derivati da piante, polveri organiche, foraggi e mangimi)
- rifiuti
A fornire queste utili indicazioni sulla prevenzione e protezione dei lavoratori nel settore agro-zootecnico è il documento Inail “ Rischio biologico nelle attività agro-zootecniche”, è un documento che nasce dalla collaborazione tra Dipartimento di innovazioni tecnologiche e il dipartimento di sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT), Dipartimento di medicina epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale DIMEILA e Inail di Ascoli Piceno.
Fonte: Punto sicuro, Inail