Il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti prodotti e insediamenti antropici (DIT) nel 2020 elaborò un documento inerente alla gestione e coordinazione dello smaltimento dell’amianto ancora presente nei cantieri. Il documento fornisce indicazioni su diversi temi, dalle norme vigenti ai rischi, dalle figure coinvolte nella tutela della sicurezza ai dispositivi di protezione e alla formazione, sottolineando come “una buona gestione delle attività deve sempre assicurare che esse si svolgano in maniera coordinata e programmata, nonché eseguite correttamente secondo quanto pianificato”.
È indispensabile che venga stabilita un adeguata “modalità di gestione di un’eventuale emergenza in funzione del rischio presente, dell’accesso al cantiere (orizzontale o verticale, a livello del suolo o in quota), delle dimensioni e delle caratteristiche strutturali dell’ambiente in cui si opera, anche eventualmente in coordinamento con i sistemi di emergenza messi in atto dal Servizio Sanitario Nazionale e dai Vigili del Fuoco”.
Dopo aver identificato la potenziale situazione di emergenza, si dovranno pianificare delle azioni e procedure con lo scopo di contenere i danni alle persone e/o ai beni e ambientali. Conseguentemente l’impresa sarà tenuta ad “organizzare ogni fase lavorativa. In modo da poter fare fronte, efficacemente e tempestivamente, alle situazioni critiche che, per diversi motivi, dovessero verificarsi nel corso dell’esecuzione dei lavori”.
Nel verificarsi di una situazione di emergenza, è fondamentale che i lavoratori avvisino nell’immediato i propri responsabili: Capo Squadra (Cs) e Preposto (Pr), attivandosi anche tutto il personale incaricato di affrontare le emergenze nel più breve tempo possibile. In questa direzione, sarà necessario, o meglio si suggerisce di “affiggere nei principali punti utili di cantiere, la notifica preliminare ai sensi del d.lgs. 81/08, il nominativo dei referenti per la sicurezza, eventuali numeri utili, le principali misure di soccorso e di emergenza da adottare, nonché indicare in maniera estremamente visibile (anche in condizioni di criticità, es. fumo) le uscite di emergenza”.
I SERVIZI DI EMERGENZA organizzativi che si devono considerare fondamentali.
- tipologia del cantiere e il suo raggio di influenza;
- rischi legati ai lavori da svolgere;
- condizioni legate all’ambiente in cui viene realizzato;
- condizioni legate a specifici vincoli;
- condizioni create dallo stato avanzamento lavori;
- eventuale avvicendamento delle imprese o di alcuni lavoratori;
- orari durante i quali sono operativi i cantieri;
- eventuali modifiche delle aree di cantiere determinatesi a causa di eventi naturali estremi (alluvioni, terremoti, etc.)”.
Fonte: Punto Sicuro ,