il 10 giugno la corte di Cassazione ha depositato la sentenza dove viene stabilito che il datore di lavoro non può essere condannato per responsabilità oggettiva se ha affidato la responsabilità della sicurezza sul lavoro del cantiere ad un consulente. In seguito ad un incidente, il datore di lavoro non può essere accusato di responsabilità oggettiva senza una specifica verifica sulla natura e sull’influenza della consulenza, questa si applica il principio per valutare il mancato rispetto delle regole previste e se questo dovrà essere imputato alla consulenza.
In caso di incidente, il datore non può essere condannato per responsabilità oggettiva, cioè senza che il fatto sia stato commesso con volontà o colpa, se prima non è stata verificata la natura della consulenza, la professionalità del consulente e la complessità della scelta effettuata. L’affidarsi ai servizi di una società di consulenza per la sicurezza sul lavoro non equivale a una delega ma è necessario valutare l’influenza delle attività di consulenza. La valutazione che deve essere considerata è sicuramente la professionalità del consulente, la sua esperienza e specializzazione nel settore, l’ampiezza e la specificità in ambito e l’eventuale complessità della scelta di specifici dispositivi di protezione.
Fonte: Confederazione cnl