La resistenza agli antimicrobici (AMR) è il fenomeno per il quale un microrganismo acquisisce la resistenza all’azione di un farmaco antimicrobico a cui generalmente risulta sensibile per il trattamento delle infezioni da esso causate. Il problema può riguardare tutti i tipi di farmaci antimicrobici: gli antibatterici (detti anche antibiotici), gli antifungini, gli antivirali e gli antiparassitari; questa monografia esamina l’AMR in relazione all’uso degli antibiotici in allevamento. L’antibiotico-resistenza è un meccanismo evolutivo insito nei batteri, i quali esprimono naturalmente geni di resistenza per contrastare tossine e sostanze prodotte da altri batteri competitori con cui condividono la stessa nicchia ecologica. Ne vengono riconosciuti due tipi di batteri resistenti:
- intrinseca: determinata da caratteristiche fisiologiche o anatomiche del batterio, che impediscono al farmaco di agire sul target
- acquisita: si suddivide a sua volta in due sottoclassi, a trasmissione verticale e orizzontale
Le attività effettuate negli allevamenti espongono i lavoratori a varie tipologie di rischi, tra i quali quello da agenti biologici è di grande rilevanza. Infatti a causa dei frequenti contatti con un’ampia varietà di specie animali, tutto il personale che opera a vario titolo negli allevamenti è esposto al rischio di contrarre infezioni veicolate direttamente o 8 Prevenzione e controllo della resistenza antimicrobica per i lavoratori esposti negli allevamenti avicoli e suinicoli indirettamente dagli animali, definite zoonosi.Negli allevamenti il rischio biologico è strettamente correlato allo stato di salute degli animali allevati che pertanto deve essere oggetto della massima attenzione attraverso il rispetto delle normative vigenti e l’utilizzo di tutti i possibili strumenti di prevenzione. Tra le strategie che hanno permesso di raggiungere standard sanitari tali da consentire l’eliminazione di varie infezioni va evidenziato il ruolo della biosicurezza, ovvero di tutte quelle misure applicate non solo per impedire l’ingresso di nuovi patogeni ma anche per controllare la pressione infettiva all’interno dell’allevamento. La corretta gestione dell’allevamento, i protocolli vaccinali e terapeutici, la scelta e la manutenzione dei ricoveri diventano fattori di controllo fondamentali.
Questa monografia intende essere uno strumento di informazione per incrementare la conoscenza delle misure che possono contribuire a proteggere i lavoratori di allevamenti avicoli e suinicoli dal rischio di essere esposti ad agenti antibiotico-resistenti. Obiettivo principale è la presentazione di schede tecnichecontenenti suggerimenti e buone pratiche per svolgere in sicurezza quelle attività che sono risultate a maggior rischio di esposizione a batteri antibiotico-resistenti, elaborate sulla base del processo valutativo effettuato negli specifici contesti.
Fonte: Sicurezza Oggi