Guidare responsabilmente lo sentiamo molto spesso in particolare lo riferiamo ai giovani quando escono la sera e per indirizzarli o meglio sensibilizzarli a non essere distratti o bere alla guida. Nella realtà e nel pensiero quotidiano non si muore sulla strada solo per guida in stato di ebrezza o distrazioni ma per sovraccarico mentale e fisico, malessere e malori improvvisi e non accade solo ai giovani come detto a capo dell’articolo ma accade a chiunque in particolare ai lavoratori. A. uomini e donne che guidano per ore per arrivare a destinazione, alle stesse persone che ogni giorno vivono la strada e l’autostrada come una seconda casa o un punto di incontro. Che conoscono più persone in autogrill che nel proprio condominio, sono le stesse persone che perdono la vita, talvolta per distrazione altrui o per schivare un incidente. Che beffa sei sul posto di lavoro e per l’imprudenza di un’altra persona, che poco sicura di chi sta attorno perde la vita. Allora è lecito domandarsi e rinfrescare le norme di sicurezza della strada e come essere o provare ad essere un conducente responsabile.
Indichiamo “colui che rispetta le regole mentre guida e:
- Nell’ambito di ciò che è lecito ed autorizzato, ha la capacità di riconoscere negli altri la scarsa padronanza dell’automezzo, l’insufficiente conoscenza delle regole stradali, gli errori di guida.
- È sempre pronto a sviluppare un’azione di difesa attraverso una guida attenta che gli consente di prevedere in tempo il pericolo.
- Automaticamente, ma coscientemente e costantemente, applica nella guida un atteggiamento difensivo (non aggressivo) che stimola reazioni e comportamenti appropriati alle situazioni di pericolo”.
Non dimentichiamoci che prima di tutto un lavoratore anche alla guida di un autoveicolo deve “prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella di altre persone su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, in relazione alla sua formazione e alle istruzioni e mezzi forniti dal datore di lavoro”.
Inoltre i lavoratori devono:
- “osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti ai fini della protezione collettiva ed individuale;
- utilizzare correttamente i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza (vedasi le cinture di sicurezza);
- utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione (vedasi giubbotti o bretelle riflettenti da indossare a seguito di una sosta del veicolo);
- segnalare immediatamente al Datore di lavoro, al Dirigente o al Preposto, le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di sicurezza, nonché le altre condizioni di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso d’urgenza, nell’ambito delle loro competenze e possibilità, per ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia al RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza);
- non rimuovere o modificare, senza autorizzazione, i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
- contribuire, insieme al Datore di lavoro, ai Dirigenti e ai Preposti, all’adempimento di tutti gli obblighi imposti dall’autorità competente o comunque necessari per tutelare la loro sicurezza e salute durante il lavoro”;
- sottoporsi “ai controlli sanitari previsti dalla norma e disposti dal Medico competente;
- non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza, ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori”.
Fonte: Punto Sicuro