Il nuovo documento sulla progettazione acustica sugli ambienti indica il giusto approccio progettuale. Sistemi connessi e classificati in base ambientale.
La progettazione architettonica e nell’ingegnerizzare il processo costruttivo di un edificio “è di fondamentale importanza seguire un approccio metodologico che, mediante step progressivi e controlli sistematici, permetta, sulla base delle esigenze della committenza, di individuare gli obiettivi e successivamente definire i requisiti che l’opera deve garantire”. In particolare dopo avere fissato i punti fondamentali della progettazione, si potrà “procedere alla definizione dell’idea progettuale che dovrà poi essere dettagliata per la sua l’ingegnerizzazione”. Si segnala che il processo progettuale può essere scomposto in sotto-fasi e ogni sotto-fase sarà strutturata per “concretizzare uno specifico obiettivo, ad esempio lo studio funzionale di uno spazio o lo sviluppo di un dettaglio tecnologico”. In questa direzione il controllo controllo del processo edificatorio, in riferimento ai vari livelli progettuali, “avviene mediante azioni di feedback eseguite a conclusione di ogni sotto fase allo scopo di valutarne l’effettiva efficacia sulla base degli obiettivi e dei requisiti individuati”. Il processo progettuale “si compone di tre principali livelli: progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo; ciò allo scopo di assicurare:
– il soddisfacimento dei fabbisogni della collettività;
– la qualità architettonica, tecnico funzionale e di relazione nel contesto dell’opera;
– la conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici, nonché il rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza;
– un limitato consumo del suolo;
– il rispetto dei vincoli idro-geologici, sismici e forestali nonché degli altri vincoli esistenti;
– il risparmio, l’efficientamento ed il recupero energetico nella realizzazione e nella successiva vita dell’opera, nonché la valutazione del ciclo di vita e della manutenibilità delle opere;
– la compatibilità con le preesistenze archeologiche;
– la razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture;
– la compatibilità geologica, geomorfologica, idrogeologica dell’opera;
– accessibilità e adattabilità secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti in materia di barriere architettoniche”.
Fonte: Punto Sicuro