Eccoci nuovamente a confronto con i dati sugli infortuni sul lavoro di quest’anno presentati dall’Inail. “In soli due mesi si sono registrate oltre 120mila denunce di infortunio, 114 con esito mortale.” I preoccupanti incrementi rispetto al primo bimestre del 2021 impongono una seria riflessione per stimolare maggiore attenzione verso il tema della salute e sicurezza sul lavoro. Così il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, ha commentato i dati su “Infortuni e malattie professionali” relativi a febbraio diffusi oggi dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni. I numeri parlano di 121.994 denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nel primo bimestre del 2022 (+47,6% rispetto allo stesso periodo del 2021), 114 delle quali con esito mortale (+9,6%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 8.080 (+3,6%).
“L’analisi statistica dei primi due mesi conferma l’urgenza di agire sinergicamente per invertire la rotta” concludendo Bettoni, “Nel nostro Paese manca ancora una reale cultura della prevenzione, che va costruita iniziando dai banchi di scuola, conservandola poi nel tempo con adeguati interventi di informazione e formazione continua per tutti gli attori del ciclo produttivo. Una valida politica di prevenzione, l’interiorizzazione della cultura della sicurezza, non penalizzano l’impresa sul mercato, anzi, possono costituire elemento determinante di affermazione e competitività”.