Nuove linee guida OMS sulla qualità dell’aria
L’inquinamento atmosferico è un tema che ci accompagnerà sempre di più col passare degli anni, tutto quello che produciamo è oramai legato alla sostenibilità ambientale e alla green economy.
L’inquinamento atmosferico provoca ogni anno più di 7 milioni di morti premature al mondo, un orrore che con se porta altre pessime abitudini come il fumo e diete non sane.
L’obiettivo principale dell’OMS è quello di abbassare il più possibile il limite per le polveri sottili (PM10 e PM2.5), e successivamente, ma non meno importanti l’ozono (O3), il biossido di azoto (NO2), Il biossido di zolfo (SO2) e il monossido di carbonio (CO).
L’organizzazione Mondiale della sanità (OMS) ha modificato nuovamente i valori di soglia per tutti i principali inquinanti, dimezzando i limiti annuali per il PM 2.5, adesso fissato a 5 ng/m3 mentre il limite sulle 24 h scende da 25 a 15 ng/m3, per quanto riguarda il limite annuale passa da 20 a 15 ng/m3, e a sua volta abbassati anche O3 A 60 ng/m3, NO2 scende a 10 ng/m3 su base annua e 25 ng/m3 come limite giornaliero, e CO è fissato su 4 ng/m3 nelle 24h.
Le conseguenze dell’inquinamento atmosferico minacciano tutte le popolazioni, e in particolari coloro che si trovano nel medio-basso reddito, come afferma il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus “Le nuove linee guida sulla qualità dell’aria dell’OMS sono uno strumento pratico e basato sull’evidenza per migliorare la qualità dell’aria da cui dipende tutta la vita. Esorto tutti i paesi e tutti coloro che combattono per proteggere il nostro ambiente a utilizzarli per ridurre la sofferenza e salvare vite umane”
Fonte: La Repubblica