Incendio al grattacielo di Milano: ipotesi causa “Effetto Lente”
Sorgono diversi dubbi sulla possibile origine dell’incendio avvenuto a Milano, al palazzo in via Antonini. Si ipotizza che a causare l’incendio, sul balcone del 15esimo piano, sia stato un “Effetto Lente” attraverso un oggetto che ha comportato l’innesco delle fiamme. Da quanto immerge dalle indagini non risultano problematiche a livello di circuito, come spiegato dal custode la corrente elettrica nell’appartamento era staccata da giugno in quanto, il proprietario si trovava in vacanza, scartando così un possibile corto circuito all’interno del bilocale.
Inoltre ai condomini era stato detto che il grattacielo era perfettamente ignifugo, ma attraverso delle analisi effettuate sul materiale utilizzato per il rivestimento del palazzo risultano “altamente infiammabili”, non mancano le verifiche sulla corretta funzionalità dell’impianto antincendio, alla quale ci si chiede se era a norma, attivo e come ha influito sull’incendio.
L’ipotesi attuale, dunque, è che i raggi del sole abbiamo surriscaldato una bottiglia di vetro presente sul balcone che a sua volta si è riflesso su un altro oggetto facendolo prendere fuoco. Questa è una delle teorie che al momento si trova al vaglio degli investigatori dei vigili del fuoco, indagando per esclusione altri possibili inneschi.
Rimangono in questione le domande: Di chi è la responsabilità dell’incendio di Torre dei Moro a Milano? Come ha avuto origine? Il sistema antincendio quanto impatto ha avuto contro le fiamme? L’unica cosa certa è che tutti gli inquilini, nonostante siano stati fortunati ad essere ancora vivi, hanno perso tutto. In questi giorni è stato dato il via ad una raccolta fondi per aiutare chi più ne ha bisogno e un supporto psicologico messo a disposizione dalla vice presidente della Lombardia Letizia Moratti.
Fonti: RaiNews