Le nuove regole del green pass
Dopo i morti, i ricoveri e I vaccini, si continua a parlare di Covid-19 attraverso il Green Pass. Tanto discusso quanto amato ha spaccato in due il mondo, ha creato veri e propri haters che hanno manifestato e continuano a farlo nelle piazze di tutta Italia e non solo.
Il Green Pass è quella certificazione che viene rilasciata dopo la somministrazione della prima vaccinazione contro il Coronavirus e che viene rinnovata dopo la seconda somministrazione. Al momento del vaccino viene rilasciato un foglio con un codice qr code che permette di esser letto da un’app apposita. Successivamente è possibile scaricarlo attraverso l’app “IO”, l’app “IMMUNI” o il sito della Regione di appartenenza.
Il Green Pass serve per entrare nei locali – bar e ristoranti – e poter consumare al proprio interno, per andare al cinema e partecipare ad eventi, occasioni e cerimonie. Resta comunque valido anche il sottoporsi a tampone rapido entro le 48h precedenti.
Da oggi, secondo il nuovo decreto previsto dal governo Draghi, il certificato vaccinale si estende.
Per quanto riguarda la scuola, è stato deciso che non vi sarà obbligo di certificazione per gli alunni, anzi sarà permesso tamponarsi, fino al 30 settembre, ad un prezzo forfettario di euro 8,00 per gli under 18 e di euro 15,00 per gli over 18. Resta invece, come discusso, obbligatorio per il personale scolastico e docente, che qualora non vogliano sottoporsi alla vaccinazione, dopo cinque giorni di assenza dal lavoro non giustificata verranno sospesi e con essi anche i loro stipendi.
I soggetti fragili, che presenteranno valido certificato di esenzione dalla vaccinazione avranno diritto a tamponi gratuiti per tutta la durata dell’anno scolastico.
Obbligatorio invece, anche per gli studenti universitari, il green pass per seguire le lezioni in presenza, in mancanza di esso verrà data la possibilità di seguire le lezioni esclusivamente a distanza.
Per quanto riguarda i trasporti, sugli autobus sarà obbligatorio il green pass solo se si attraverseranno due o più regioni, non è obbligatorio all’interno della propria regione o tra due regioni confinanti, né per il trasporto pubblico urbano.
Sui treni il green pass è obbligatorio solo per i treni ad alta velocità, gli intercity e gli intercity notte, mentre non serve per i treni regionali e gli interregionali.
Per gli aerei è obbligatorio per tutti i voli, anche nazionali. Il green pass sarà valido solo dopo 14 giorni dalla prima dose per i voli nazionali; 14 giorni dopo la seconda dose per i voli internazionali.
Per traghetti e navi sarà obbligatorio il certificato se ci si muove tra regioni, mentre restano esenti da green pass quelli che attraversano lo stretto di Messina e chi si sposta all’interno della stessa regione.
L’alternativa per tutti i mezzi di trasporto, in assenza di certificato verde resta sempre il tampone entro 48 ore o la prova di guarigione da Covid-19 entro 6 mesi.
Fonte: IlFattoQuotidiano.it