Rischio idrogeologico: in che modo riguarda il territorio italiano e come è possibile prevenirlo
a cura di Vincenzo Colao e Simona Strani
Il nostro è un paese a forte rischio sismico e idrogeologico. O almeno, questo è quello che sentiamo spesso ripetere alla TV o leggiamo scritto con parecchia insistenza nei quotidiani online che scorriamo quando diamo una veloce occhiata nella sezione notizie della nostra pagine Facebook.
Questo dovrebbe farci stare costantemente in allarme, anche perché queste due parole (sismico e idrogeologico) sono di frequente accompagnate dal racconto di tragedie immani, verificatesi in qualche regione della nostra nazione.
L’Italia è sicuramente un luogo molto bello in cui vivere, ma viene spesso scosso da calamità di portata enorme che coinvolgono inevitabilmente tutte le nostre vite, pure quando fortunatamente non ci toccano da troppo vicino.
Purtroppo, non ci sono molte cose che possiamo fare per riuscire a impedire che tragedie legate ai cataclismi avvengano. Ma possiamo quantomeno informarci il più possibile su quali siano esattamente i rischi che corriamo e come possiamo contribuire affinché vengano applicati tutti i sistemi di prevenzione utili alla salvaguardia e al benessere della popolazione.
Questo è il motivo per cui adesso parliamo di rischio idrogeologico e in cosa consiste di preciso.
La maggior parte di noi ha sicuramente un’idea molto chiara di cosa sia il rischio sismico: perché i nostri genitori e la televisione ci hanno insegnato che dobbiamo temere i terremoti, i nostri insegnanti ci hanno fatto fare svariate volte, mentre eravamo a scuola, le prove antisismiche e anche perché di tanto in tanto a tutti è capitato di svegliarsi nel cuore della notte, per lo spavento, dopo una forte scossa che ha fatto traballare il letto.
Insomma, tutti sanno che cos’è un sisma, ma pochi saprebbero spiegare in che cosa consiste il rischio idrogeologico, che ha conseguenze parimenti spaventose, terrificanti e atroci.
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