INAIL e la prevenzione degli infortuni sul lavoro
a cura di Laura Benincasa – Avvocato e Formatore
Com’è noto, l’Inail, Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, è l’ente pubblico non economico che gestisce l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Le competenze dell’ Inail non si limitano, tuttavia, a prendere in carico gli infortuni: l’ente si occupa anche di altri aspetti, estremamente delicati, e di centrale importanza per la sicurezza dei lavoratori, come precisato sul sito dell’Istituto sulla pagina dedicata agli obiettivi dell’Istituto stesso. Tra gli obiettivi elencati, che spaziano dalla attività che si propongono di ridurre il fenomeno infortunistico, alla garanzia di reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro, queste riflessioni sono dedicate in particolare a quelli specificamente inquadrabili nell’attività di prevenzione.
La normativa vigente in tema di infortuni sul lavoro persegue notoriamente e specificamente la tutela del lavoratore, attraverso la predisposizione di misure che mirano alla salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro; a seguito degli interventi legislativi e regolamentari che si sono susseguiti nel corso degli anni, si può parlare di un vero e proprio sistema integrato di tutela, che comprende lo studio delle situazioni di rischio, gli interventi di prevenzione nei luoghi di lavoro, le prestazioni sanitarie ed economiche, la cura, riabilitazione e reinserimento nella vita sociale e lavorativa nei confronti di coloro che hanno subito danni fisici a seguito di infortunio o malattia professionale.
Volendo quindi individuare, tra le attività istituzionali e progettuali dell’INAIL, quelle rivolte proprio al segmento della prevenzione, la linea perseguita dall’Istituto è essenzialmente quella che trova la sicurezza attraverso la conoscenza e la consapevolezza dei rischi ai quali i lavoratori sono esposti mentre lavorano, e delle conseguenti misure di prevenzione e protezione utili o necessarie perché le condizioni di lavoro siano le migliori possibili.
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