La tempesta tropicale Elsa devasta i Caraibi
La tempesta tropicale Elsa – precedentemente denominata “uragano Elsa” ma successivamente declassato a tempesta tropicale, già prevista e annunciata dai meteorologi, ha colpito alcune isole dei Caraibi e con il suo passaggio ha provocato la morte di 3 persone tra Santa Lucia e la Repubblica Dominicana. Si è successivamente diretta verso Cuba. Qui ha determinato l’evacuazione di oltre 180 mila persone, con venti ce hanno sfiorato i 10 km/h, causando forti piogge, frane ed allagamenti.
Dopo aver devastato i Caraibi, la tempesta tropicale Elsa ha lasciato cuba e si è diretta verso la punta della Florida (Florida Keys), non colpirà direttamente lo Stato ma sfiorerà la costa sud occidentale. Nonostante questo il governatore della Florida ha diramato lo Stato di Emergenza in 15 contee.
Secondo il centro nazionale americano per il monitoraggio degli uragani (NHC) si sono registrati venti fino a 85km/h e si sta spostando verso nord alla velocità di 30 km/h.
Ad Avana, capitale di Cuba le autorità hanno disposto la chiusura dei negozi a mezzogiorno, hanno vietato la circolazione di tutti i veicoli (compreso il trasporto pubblico e il transito di autobus privati), è stato inoltre interrotto il servizio nelle banche. Infine è stata decretata l’evacuazione dei luoghi soggetti ad allagamenti.
Se Elsa dovesse riuscire ad attraversare la frangia orientale del Golfo del Messico, potrebbe rafforzarsi prima dell’arrivo negli Stati Uniti attraversando così la penisola della Florida con maggiore intensità. In via precauzione è stato difatti autorizzata ed effettuata anticipatamente – giorno 2 luglio – la demolizione parziale dell’edificio crollato a Surfside (Miami) nella notte del 24 giugno. I forti venti potrebbero causare ulteriori dani alla struttura restante del palazzo mettendo cosi’ a rischio le vite dei membri delle squadre di soccorso che si stano occupando, oramai da giorni, della ricerca sotto le macerie del palazzo.
Fonti: CentroMeteoItaliano; RaiNews.it